Sacrario dei caduti di Novi di Modena
Contiene le spoglie di partigiani morti in azione e di antifascisti, oltre a quelle di Canzio Zoldi e Francesco Maxia uccisi durante la “Strage degli intellettuali”, compiuta a Rovereto dai fascisti della Brigata nera “Mirko Pistoni”, Adler Camurri morto nella guerra civile spagnola e Bruno Razzini.
- Armando Bolognese, nome di battaglia “Satana” - Medaglia d’argento al valor militare, morto a 22 anni il 2/12/1944;
- Demos Malavasi – nome di battaglia “Diavolo” Medaglia d’oro al valor militare, morto a 18 anni il 1/12/1944;
- Pavesi Ottavio - nome di battaglia “Tom”, morto il 19/05/1945 a 19 anni;
- Demos Malavasi, omonimo del partigiano, antifascista morto a Maranello il 9/9/1943;
- Selvino Folloni - nome di battaglia “Primo”, Medaglia d’oro al valor militare, morto nella battaglia di Benedello (Comune di Pavullo), a 21 anni il 5/11/1944;
- Alberto Boccaletti – morto a 43 anni il 23/03/1945;
- Veles Bigi – nome di battaglia “Demos”, morto il 4/09/1944 a 30 anni;
- Renzo Gasparini - nome di battaglia “Numero Due”, Medaglia d’argento al valor militare, morì a 18 anni nel dicembre del 1944;
- Alfredo Gualdi - nome di battaglia “Arrigo”, Medaglia di bronzo al valor militare, morto il 27/09/1944, a 26 anni;
- Silvio Rossi - morto a 20 anni nel 24/11/1944;
- Ivo Morselli- morto a 20 anni il 24/11/1944;
- Canzio Zoldi – antifascista, ucciso nella “Strage degli intellettuali” il 7/08/1944 nei pressi della chiesa di Rovereto;
- Francesco Maxia – antifascista, medico condotto, ucciso nella “Strage degli intellettuali” il 7 agosto del 1944 nei pressi della chiesa di Rovereto;
- Adler Camurri, morto in Spagna nel 1937 durante la guerra civile;
- Bruno Razzini.
Il monumento è inoltre dedicato a:
- 7 militari caduti in prigionia
- 10 militari caduti dal 10/06/1940 al 8/9/1943
- 7 caduti civili